VIADANESI PER VOCAZIONE

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martedì 14 dicembre 2010

LO STUPORE DI ZANAZZI (PD) E' CONDIVISO E MOTIVATO


Abbiamo letto con piacere e stupore le tardive esternazioni dell’amico ZANAZZI che pensiamo siano frutto di sinceri sentimenti personali e di disinformazione sui fatti e gli incontri avuti tra Portanuova e il ristretto gruppo delegato del PD. Anche noi avremmo preferito disegnare un nuovo percorso amministrativo unitario ed è quello che abbiamo chiesto con determinazione ad un PD che, diversamente ed autonomamente, aveva già deciso all’unanimità (e quindi col consenso anche di Zanazzi) il candidato sindaco non espressione del PD ma quale capolista di una nuova  lista civica, prospettandocelo non come proposta ma come decisione irremovibile. Anche noi, dopo 10 anni di proficua e responsabile collaborazione in cui la nostra Lista Civica è stata spesso usata come parafulmine per scaricare responsabilità sulle aspettative disattese di alcuni o sulle lamentele di altri per le scelte fatte di comune accordo, credevamo di avere almeno acquisito il diritto di essere interpellati per primi alla ricerca di soluzioni per costruire assieme le condizioni di un ulteriore passo in avanti della nostra città all’insegna di una continuità collaborativa. Con questo spirito costruttivo ci siamo presentati agli incontri col PD chiedendo di poterci confrontare preventivamente su un programma comune che non fosse il semplice proseguimento di ciò che non è stato realizzato, prima di individuare colui che avesse le giuste caratteristiche per portarlo avanti e chiedendo un legittimo confronto programmatico con questa nuova “lista civica” per conoscerne il grado di condivisione, condizione essenziale per qualsiasi coalizione in cui la nostra lista fosse presente.
Le nostre richieste sono rimaste senza soddisfazione con la ferma risposta che i giochi erano già fatti e che l’unica alternativa era di accettarli rimanendo nella coalizione o non accettarli uscendo dalla coalizione, dandoci la netta impressione che questo irrigidimento tendesse a voler favorire la seconda ipotesi.
Noi non sappiamo se l’amico Zanazzi, nel momento in cui ha contribuito alla scelta del candidato sindaco e all’alleanza con una propria lista civica, si sia posto il problema dell’alleato Portanuova (escluso da questa decisione) e di quali prospettive e affinità programmatiche abbia in comune con questa neonata civica che, presentandosi all’elettorato come lista del sindaco, punterà a dividersi i seggi in Consiglio Comunale. Sappiamo però, dopo la rigida posizione nei nostri confronti, che non sentiamo più parlare di questa Lista Civica e, da notizie stampa non smentite, che si conferma come determinante  l’alleanza con l’UDC (che sta all’opposizione da 10 anni) pena la rinuncia del candidato sindaco Penazzi: un atteggiamento contradditorio che conferma le nostre tesi e che potrà generare confusione nel tradizionale elettorato del PD ma non certo nel nostro.  Facciamo notare a Zanazzi che, coerentemente con quanto scriviamo, gli incontri per la scelta del nostro candidato e quelli politici per la costruzione delle alleanze li abbiamo fatti e li faremo partendo dalla condivisione di un progetto programmatico: è la mancanza di questa “prassi” nel PD, e per noi naturale, che evidenzia il carattere puramente numerico di chi sceglie e cerca di aggregare puntando a vincere sommando voti di lista e non consensi reali attorno a delle idee comuni da realizzare. Nessuna contrapposizione con il popolo del centro-sinistra e nessuna chiusura al PD, convinti di avere buone idee e il giusto candidato sindaco per poter raccogliere ampi consensi nell’elettorato viadanese, al di sopra degli schieramenti tradizionali, attorno ad un progetto serio per cambiare in meglio la nostra città.

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