VIADANESI PER VOCAZIONE

Cittadini attivi per una città europea - Viadanesi per vocazione

lunedì 29 novembre 2010

UN NATALE GIOIOSO IN CENTRO E NON AUTO RUMOROSE E INQUINANTI

In tutto il mondo le città affrontano il periodo natalizio abbellendo i centri storici con luminarie, alberelli natalizi, tappeti rossi, bancarelle di dolciumi, musiche e colori festosi; le piazze si riempiono di zampognari, babbi natali, carretti di Santa Lucia, cori di bambini. C'è che monta piste da pattinaggio, chi raccoglie giocattoli per i bimbi i poveri, chi fa girare cavalli e trenini elettrici per i bambini. C'è chi organizza bancarelle di beneficenza, chi raccoglie fondi per chi soffre, chi fa gare di presepi e fa presepi viventi. Tutti si attivano per ricreare un clima natalizio festoso e allegro, richiamando gente, famiglie intere coi loro figli e coniugare un periodo di festa in un momento di shopping collettivo per gli acquisti natalizi. Tutti cercando modi per riempiere le piazze e le vie di gente mentre a Viadana, purtroppo, c'è ancora qualcuno che ritiene giusto riempire il centro storico di auto in transito ed in sosta pensando che sia una cosa gradita per i cittadini e per tutti i potenziali clienti. Nemmeno più lo spirito natalizio viene tutelato, alla faccia della difesa delle tradizioni. Noi la pensiamo diversamente come la maggioranza dei viadanesi.
Stefano Rocchi - portavoce

giovedì 25 novembre 2010

SULLA ZTL FESTIVA FEDERICI (PD) IN CONTRASTO CON LA GIUNTA

La decisione di istituire la ZTL festiva e prefestiva in Via Grossi e Via Cavallotti è stata adottata dalla Giunta Comunale con delibera n.104 del 02/08/2010 e la posizione critica del consigliere PD Nicola Federici contrasta con questa decisione unanime di tutta la maggioranza in attuazione degli accordi compromissori presi nel gruppo di lavoro sul centro storico con l’ex Sindaco Pavesi. Mettere in discussione questa decisione significa, di fatto, rinnegare tali accordi chiamandosi fuori da una maggioranza che sino ad oggi, su questi delicati problemi, è stata responsabilmente unita e decisa. Rincorrere le velleità di qualche commerciante aperto nei giorni festivi senza tener conto dei diritti di tutti quei cittadini che chiedono un centro più aggregativo per le famiglie, più ordinato e meno inquinante, è una posizione contraddittoria rispetto agli obbiettivi di questa maggioranza e alle aspettative di una comunità che non si rassegna a dover subire le pretese di pochi. Maggior senso civico, rispetto delle regole, riduzione dell’inquinamento acustico e atmosferico e riqualificazione del centro sono impegni che non si possono fare stagionalmente a fasi alterne. Confido che la posizione del consigliere Federici sia stata solo un attimo di cedimento alle forti pressioni di qualche irriducibile e non abbia seguito con ripercussioni sulla stabilità di una maggioranza che, su questi problemi e sul rilancio del centro, ha vinto due tornate elettorali.
Buttarelli Fabrizio – Assessore alla Viabilità

mercoledì 24 novembre 2010

PREOCCUPANTE IL VOTO AL CONSIGLIO REGIONALE SUL NUCLEARE

La decisione della maggioranza PDL-LEGA al Consiglio Regionale di non votare la mozione della minoranza per confermare il rifiuto di  impianti nucleari in tutta la Lombardia è gravissima e deve preoccupare tutti i cittadini lombardi e mantovani che sono in stragrande maggioranza contrari al nucleare sui propri territori. I consiglieri regionali del PDL e della LEGA non hanno rappresentato la volontà popolare, già espressa nel referendum del 1987 e fortemente radicata tra le popolazioni locali, e di questo i cittadini devono tenerne conto se vogliono difendere il futuro delle loro famiglie e delle loro città da una scelta insensata e puramente speculativa che condizionerà le nostre vite e quelle dei nostri figli per intere generazioni. E’ già alta la preoccupazione sul traffico speculativo in mano alle mafie nella gestione dei nostri rifiuti (normali e tossici che in parte vanno a finire in discariche abusive o in fondo al mare compromettendo tutto  il territorio italiano con ripercussioni sulla salute dei cittadini e sull’economia agricola) che deve rabbrividire il solo pensiero di come e chi gestirà il problema dei rifiuti tossici prodotti dalle nuove centrali nucleari che questo Governo vuole imporre. Viadana, Mantova e tutta la Lombardia devono confermare il  NO al Nucleare e il SI all’energie alternative anche attraverso scelte elettorali coerenti che vincolino i nuovi rappresentanti politici in qualsiasi sede istituzionale.

RISPOSTA AD ANZOLA SULLA ZTL DEL CENTRO STORICO

l consigliere UDC Anzola, già in campagna elettorale, ha scelto il metodo “Avigni” ovvero farsi carico di ogni lamentela particolare rinunciando a rappresentare l’interesse collettivo. Tra i troppi silenzi di questi ultimi 7 anni sui problemi del centro storico e sui nostri ripetuti appelli ad affrontarli assieme con proposte serie ed articolate, c’è purtroppo anche quello di Anzola salvo vederlo oggi schierato non dalla parte dei cittadini e delle famiglie ma solo di alcuni irriducibili commercianti che pretendono di regolamentare il centro di Viadana a proprio uso e consumo.La ZTL domenicale di Via Grossi e Via Cavallotti è una delle condizioni mediatorie concordate sul centro storico per restituirlo ai viadanesi a misura d’uomo e di famiglie senza inutile traffico inquinante. I commercianti che lamentano questa decisione si contano su una mano mentre le famiglie ed i loro bambini che ne usufruiscono felicemente (per la messa domenicale, per l’aperitivo, per fare una passeggiata andando al cinema o per guardare le vetrine) sono molte di più. Problemi di parcheggi comodi a pochi metri dalla Ztl non ci sono ma in gioco c’è un modello di società troppo schiava dell’auto per ridare una vera vita sociale e culturale al nostro centro storico su cui anche la Chiesa locale si è recentemente pronunciata e che condividiamo. Riuscire a coniugare gli interessi dei cittadini con un centro meno caotico e meno inquinato (come dimostrato dagli studi fatti dagli studenti del Liceo), con quelli degli operatori che necessitano di maggior afflusso di persone (clienti) e non di auto, è sempre stato il nostro obbiettivo consapevoli che la sfida era difficile ma forti del fatto che altrove è stata vinta con successo grazie all’impegno di tutta la comunità. Anzola ha scelto di stare solo da una parte, con motivazioni futili visto che l’inquinamento si produce anche d’inverno mentre l’educazione a vivere il centro in modo più salutare si dove fare tutto l’anno, e questo ce ne dispiace.

lunedì 22 novembre 2010

RISPOSTA AI COMMERCIANTI DEL CENTRO

La dura presa di pozione con toni minacciosi del Dott. Andreani a nome di un gruppo di irriducibili commercianti del centro storico è offensiva verso un’Amministrazione che non ha mai sottovalutato i problemi della sua città e delle sue categorie economiche. Ovunque i centri commerciali, gli outlet e i centri storici di città grandi e piccole si contendono il mercato con migliore qualità, servizi per le famiglie, aree pedonalizzate e abbellite, parcheggi comodi, attrazioni e manifestazioni  mentre a Viadana c’è ancora chi pensa di essere competitivo facendo barricate in difesa di un passato che non ha futuro. Sono 7 anni che come Lista Civica, dentro l’Amministrazione e sostenuti da un consenso elettorale raddoppiato alle elezioni del 2006,  ci facciamo carico dei problemi del centro storico concordando decisioni, investendo denaro pubblico e facendo proposte serie e articolate, chiedendo di discuterle a ottenendo solo silenzi e minacce. E’ evidente che qualcuno tiene in ostaggio i problemi specifici di una ristretta categoria, alimentandoli sino alle estreme conseguenze per perseguire tutt’altri interessi, puntando a divisioni inutili e dannose. I Viadanesi saranno provinciali ma sanno dare il giusto peso alle esagerazioni di quelle 4.000 firme raccolte che dimostrerebbero il contrario della crisi lamentata, almeno nel centro storico, perché non c’è commerciante nel resto della città che possa vantare un giro così grande di clientela in  circa due mesi pari a circa 80 clienti diversi tutti i giorni. Incomprensibile è la posizione dell’Uncom, appiattita sui commercianti del centro e inattiva verso tutti gli altri che soffrono della stessa crisi senza beneficiare dello stesso giro di clienti e delle stesse opportunità aggregative. A Viadana abbiamo le potenzialità e la convenienza per risolvere da soli i nostri problemi, facendo squadra tutti assieme come avviene nelle altre città, senza bisogno dei sermoni e degli ultimatum di chi proviene da una città già pedonalizzata e ricca di ciclabili da tempo e vorrebbe impedirci di realizzarlo anche a Viadana, rendendola meno caotica, più civile e più attraente.

COMUNICATO IN RISPOSTA AD AVIGNI E ANZOLA

Il consigliere UDC Anzola ha già iniziato la propria campagna elettorale con lo slogan “la Viadana che ho in mente…” senza però far partecipi i cittadini dei suoi progetti, mentre noi l’abbiamo fatto, come sempre, con un progetto che punta a farsi carico della grave crisi economica che interessa moltissime famiglie viadanesi, senza distinzioni politiche. Diversamente da Anzola, il consigliere PDL Avigni, ignaro della crisi che il suo Governo ha sempre negato e sottovalutato,  nemmeno s’è accorto di essere già in campagna elettorale continuando imperterrito a contrastare a testa bassa tutto quanto viene proposto dalla Lista Civica Portanuova. Dopo aver responsabilmente contribuito al nuovo assetto urbanistico e alle nuove regole edificatorie con il nuovo PGT, a due anni di distanza abbiamo elaborato proposte serie e concrete che chi ha responsabilità amministrative, o aspiri ad averle nel prossimo futuro, ha il dovere di prendere in considerazione per il bene di tutta la nostra comunità. Anzola, ben distinguendosi da Avigni, ha comunque colto l’importanza e le finalità del nostro progetto di rilancio, riconoscendo che gli interessi dei viadanesi vengono prima di quelli politici. Un atteggiamento concreto e responsabile, sicuramente positivo e utile per cercare di affrontare i tantissimi problemi della nostra città: problemi risolvibili solo con senso di responsabilità e senso civico da parte di tutti coloro che li considerano sempre prioritari rispetto alle contrapposizioni politiche.

venerdì 19 novembre 2010

PROPOSTE PER IL RILANCIO A VIADANA DELL’ATTIVITA' EDILIZIA E PRODUTTIVA


La crisi edilizia nel nostro comune è sicuramente la conseguenza di una crisi generale ben più vasta ma che qui a Viadana fa risentire i suoi effetti più negativi perché molte famiglie dipendono dal settore edile.
Largamente diffuse sono le imprese artigianali che operano nel settore edilizio a cui si aggiungono operai, artigiani, commercianti, studi tecnici e professionali e professionisti nell’intermediazione immobiliare e creditizia che creano un indotto importante per l’economia locale con ripercussioni in tutti gli altri settori.
Questa crisi non può essere  “subìta” in attesa di una ripresa, da tanti annunciata ma senza prevedere una tempistica almeno nel breve periodo, né tantomeno ammorbidita con iniziative isolate non inserite in una seria programmazione del territorio che persegua finalità collettive e conceda a tutti le stesse possibilità e le stesse agevolazioni.
Viadana, come avviene in altre realtà più reattive, ha bisogno di un piano di ripresa economico che metta in campo servizi, agevolazioni, collaborazioni e progetti rivolti a tutti i cittadini e gli operatori affinché si rimetta in moto l’intera economia locale senza trascurare gli obiettivi generali dell’intera collettività quali lo sviluppo sostenibile, il recupero urbano e la tutela ambientale del territorio.
Su queste premesse la Lista Civica Portanuova ha elaborato una proposta concreta  di rilancio dell’attività edilizia e produttiva a Viadana attraverso un PROGETTO DI RILANCIO ECONOMICO che sia articola in diversi settori e si rivolge all’intera collettività, con le seguenti proposte:

1) TAVOLO ISTITUZIONALE
ISTITUZIONE DI UN TAVOLO ISTITUZIONALE PER SOSTENERE LO SVILUPPO ECONOMICO NEL COMUNE DI VIADANA
Il tavolo avrà funzione di analisi e studio per valutare la situazione economica locale e suggerire proposte concrete ed operative da intraprendere in sinergia per contrastare la crisi e favorire una ripresa dello sviluppo economico del territorio.
Esso dovrà essere coordinato dal Sindaco di Viadana con la presenza dei vari soggetti interessati a livello istituzionale (assessori specifici e Stu), produttivo (associazioni di categoria, sindacati, Consorzio Progress & Competition, Banche ed Istituti Finanziari) e politico (in rappresentanza della maggioranza e minoranza consiliare)

2) SPORTELLO IMPRESE
ISTITUZIONE DELLO SPORTELLO IMPRESE  PER INFORMAZIONI SU BANDI, AGEVOLAZIONI FINANZIARIE  CONVENZIONI CON BANCHE E CONSORZI FIDI

Da attuare attraverso l’istituzione di una figura specifica (utilizzando gli enti specifici già presenti quali la STU e il Consorzio Progress & Competition con apposta convenzione) che si dedichi al monitoraggio costante di bandi, agevolazioni finanziarie ed ogni iniziativa a favore dello sviluppo economico delle nostre imprese medio-piccole e artigianali.
Lo sportello terrà contatti con banche, consorzi fidi e società di leasing per studiare iniziative, concordare e sottoscrivere convenzioni agevolative per le aziende.
Esso terrà i contatti con le varie associazioni di categoria e con le singole imprese per fornire le varie informazioni aggiornate anche attraverso un proprio sito internet.

3) PIANO DI RILANCIO DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE NELL’AREA PIP IN GERBOLINA
STUDIO E REGOLAMENTAZIONE RIDUZIONE DEGLI ONERI E AGEVOLAZIONE ICI (IN QUANTO POSSIBILE) PER CHI INVESTE NELL’AREA P.I.P GERBOLINA
Si propone di agevolare l’insediamento delle aziende nell’area PIP attraverso una riduzione di oneri (legata ad una tempistica sulla realizzazione dell’opera per incentivare coloro che partono e finiscono prima di una scadenza prefissata) ed un aliquota agevolata dell’ICI (a scadenza per i primi anni) per chi acquisterà aree e realizzerà strutture industriali ed artigianali.
Le minori entrate per il Comune verranno compensate dagli utili delle entrate della STU derivanti dalle vendite delle aree grazie anche ai minori interessi se vendute in tempi più veloci.

4) PIANO DI DELOCALIZZAZIONE DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE CON RIQUALIFICAZIONE DEL TESSUTO URBANO
BANDO PUBBLICO PER INCENTIVARE LA DELOCALIZZAZIONE NELLE AREE INDUSTRIALI (Gerbolina e Fenilrosso) DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE OPERANTI DENTRO I CENTRI URBANI
Il piano si prefigge di trasferire, gradatamente e con programmazione pubblica, tutte le attività produttive e artigianali dai centri abitati nelle aree appositamente attrezzate, recuperando le aree urbane ai fini residenziali e contribuendo a riqualificare i centri urbani delle frazioni con insediamenti abitativi modesti abbinate a parcheggi e aree verdi, riducendo il traffico veicolare di furgoni e automezzi

5) PIANO “PRIMA CASA”
BANDO PUBBLICO PER INCENTIVARE LA COSTRUZIONE DI ABITAZIONI AI FINI RESIDENZIALI PER GIOVANI COPPIE E PER FAMIGLIE IN AFFITTO.
Si propone di incentivare la costruzione di prime case ai fini residenziali per giovani coppie e per famiglie in affitto, agevolando anche la costituzione di cooperative abitative e le iniziative di autocostruzione, attraverso un bando pubblico.
Il bando dovrà essere finalizzato all’utilizzo delle aree attualmente edificabili e non ancora utilizzate (favorendo il loro riutilizzo secondo l’indirizzo urbanistico già approvato e contrastando le operazioni speculative) con previsione di una modesta percentuale di nuova area edificabile da destinare (con variante al PGT e con vincoli di superficie massima per ogni singolo lotto) alle sole frazioni nord per agevolare l’insediamento abitativo e frenare lo spopolamento di quelle zone.
Le agevolazione del Bando possono essere usufruite anche per le aree presenti nei comparti perequati, sempre purché vengano rispettati i requisiti rappresentativi pari al 51% dei proprietari e ogni altra prescrizione già prevista nel PGT per tali comparti, che siano già approvati i progetti esecutivi e già sottoscritte le apposite convenzioni con ottemperanza di ogni obbligo contrattuale.

6) PIANO PER IL RECUPERO URBANO
BANDO PUBBLICO PER INCENTIVARE LA RISTRUTTURAZIONE, CONSERVAZIONE E IL RECUPERO EDILIZIO DI EDIFICI ESISTENTI NEL CONTESTO URBANO DEL COMUNE DI VIADANA AI FINI ABITATIVI RESIDENZIALI.
Si propone di incentivare la ristrutturazione, conservazione e il recupero edilizio dei fabbricati già esistenti nel capoluogo e nei centri abitati periferici, sempre ai fini residenziali per giovani coppie e per famiglie in affitto, attraverso un bando pubblico.
Il progetto si prefigge di incentivare il recupero abitativo del centro storico e delle frazioni frenando la migrazione in periferia e riqualificando il tessuto urbano con nuovi residenti.
Esso sarà rivolto ai proprietari di immobili ma anche ai Condomini per quanto riguarda il rifacimento delle facciate con loro coibentazione ai fini energetici.

giovedì 18 novembre 2010

PORTANUOVA RISPONDE AD AVIGNI


Il consigliere PDL Avigni insiste nel rilevare difetti d’opera in alcuni interventi pubblici denunciando, come al solito, il problema a scopo speculativo ed evitando di individuare soluzioni risolutive, come sarebbe di dovere per un qualsiasi consigliere comunale che aspira al governo della città e sa che in tutto questo la politica non c’entra. I Viadanesi sono testimoni che tali problemi non hanno colore politico e che difetti, guasti e manutenzioni tardive vengono purtroppo segnalati da tempo a prescindere dalla maggioranza amministrativa del momento mettendo in luce il vero problema che è tecnico-organizzativo. Per noi le soluzioni sono l’istituzione di uno SPORTELLO SEGNALAZIONI GUASTI con obblighi a dare risposte in tempi certi al cittadino e a mettere in moto un pronto intervento risolutivo e una COMMISSIONE CONTROLLO APPALTI E CONVENZIONI permanente che, slegata da qualsiasi interferenza, possa svolgere un serio lavoro di controllo sul pieno rispetto delle clausole e delle prescrizioni contrattuali, affiancando i responsabili tecnici e incalzandoli a far valere ogni ragione e in ogni sede a tutela del pubblico interesse. La comunità viadanese ha diritto di pretendere che ogni lavoro non eseguito a regola d’arte debba essere prontamente sistemato senza ulteriormente incidere sulla spesa pubblica e che la politica, quella buona e seria, affronti i problemi non per scaricare responsabilità ma per contribuire a risolverli nel merito oltre che nel metodo.

venerdì 12 novembre 2010

RISPOSTA ALL'ON.FAVA SUL NUCLERARE


Le sconcertanti dichiarazioni dell’ON.FAVA sul Nucleare evidenziano quanto la politica cambi le persone e le induca a dimenticarsi delle proprie origini e della propria gente per inseguire sogni di potere e di carriera. Giocare sulle incertezze e rinfacciare l’uso della paura collettiva fanno parte proprio di quel teatrino della politica che diventa strumentalizzazione, sia in un senso che nell’altro, a detta proprio di un esponente di partito che sulle “paure collettive” ha ottenuto gloria e consensi. L’On. FAVA ha il dovere di prendere posizione non sulle ipotesi ma sulle certezze di un Governo che vuole realizzare centrali nucleari e depositi di scorie radioattive in Italia (quando tutto il mondo investe in altre direzioni) e lo vuole imporre alle comunità con una legge parlamentare che è anticostituzionale oltre che in contrasto con l’esito referendario del 1987.
Da tutti i rappresentanti del popolo, e soprattutto da un buon leghista, ci si aspetterebbe almeno la difesa dell'autodeterminazione delle comunità locali nelle scelte che riguardano il proprio territorio, le proprie colture agricole e l'ambiente in cui vivono e vivranno i propri figli, soprattutto quando ci possono essere valide alternative (come le energie alternative al nucleare) che possono soddisfare, ampiamente e senza rischi, gli stessi bisogni collettivi. Padroni a casa nostra bisogna esserlo sempre e non solo quando fa comodo.

mercoledì 10 novembre 2010

COMUNICATO IN RISPOSTA AL SULPM SUI VIGILI URBANI


Ancora una volta assistiamo ad una pubblica presa di posizione critica da parte di un settore della pubblica amministrazione come i Vigili Urbani forse nel vano tentativo (di alcuni) di riuscire così ad aggirare le numerose critiche che, da più parti, giungono dalla cittadinanza.
All’ombra del SULPM, il sindacato che a Viadana pare conti un solo iscritto, e con la pretesa  di rappresentare tutti i vigili, si rivolgono critiche all’Amministrazione Comunale per una decisione puramente gestionale presa dalla Comandante del Corpo nel pieno delle sue facoltà.
L' interpellanza presentata dall’UDC si fonda, come già detto dall’Assessore alla Sicurezza, su informazioni riservate che solo chi ha responsabilità all’interno del Corpo può aver fatto trapelare forse per ragioni di strumentalizzazione politica carpendo così anche la buona fede del consigliere Anzola. Nel merito però di quanto i cittadini chiedono e si aspettano per un servizio di controllo e vigilanza più attento e meno dispersivo, non si vedono passi in avanti con un sindacato minoritario attento solamente ad una questione formale, probabilmente corretta e comunque puramente gestionale trasformata, non certo disinteressatamente, in un caso politico.   

martedì 9 novembre 2010

PROPOSTE AL COORDINAMENTO ANTINUCLEARE

Le azioni da intraprendere come coordinamento territoriale contro il nucleare devono essere concrete e andare ben oltre alla formale contrapposizione nel sostenere un NO convinto ma vuoto di contenuti e di alternative. Inoltre si rende necessario un suo consolidamento strutturale con la scelta/nomina di un portavoce coadiuvato da un gruppo ristretto di collaboratori che lavorino costantemente raccogliendo indicazioni, organizzando e coordinando iniziative, gestendo il sito internet, tenendo rapporti con la stampa, gestendo un fondo cassa e fungendo da centro di raccolta e smistamento proposte oltre ogni altra mansione propria di un coordinamento. 

La Lista Civica Portanuova avanza le seguenti proposte:

1) adozione del PATTO CONTRO IL NUCLEARE da noi proposto, come documento da:
- portare per l’approvazione nei consigli comunali, provinciali e regionali a cura dei nostri rappresentanti territoriali mettendo in pratica quanto previsto;
- far sottoscrivere a tutti i rappresentanti istituzionali territoriali eletti (sindaci, assessori, presidenti, consiglieri, parlamentari)
- far sottoscrivere a tutti i rappresentanti dei partiti, formazioni civiche e associazioni territoriali;
- far sottoscrivere ai futuri candidati sindaci e candidati presidenti
- mettere in rete con le indicazioni di chi l’ha firmato e chi no per dare modo ai cittadini di sapere chi sta dalla loro parte;

2) impegnare ogni amministrazione locale a farsi promotrice di iniziative continuative, sia pubbliche che  all’interno delle scuole di ogni ordine e grado, per sensibilizzare i cittadini ed i giovani in particolare al problema nucleare, alle sue conseguenze nel tempo e alle alternative necessarie per l’uso di tecnologie alternative e per contrastare sprechi e consumi, coltivando una vera cultura ambientale e preparandoci a sostenere anche una nuova battaglia referendaria che dovrà essere vincente;

3) impegnare ogni amministrazione locale per attivare, potenziare e incentivare iniziative pubbliche per realizzare impianti fotovoltaici, promuovere l’uso dei pannelli solari, favorire la geotermia e la bioarchitettura, sostituire l’illuminazione pubblica con lampade al led, incentivare le coibentazioni di tetti e facciate attraverso anche i normali strumenti urbanistici e adottare ogni iniziativa per realizzare un vero risparmio energetico, sia nella pubblica amministrazione che nel privato: ciò deve divenire anche richiesta alle rispettive giunte regionali per ottenere fondi regionali finalizzati allo scopo;

4) distribuire ai cittadini la bandiera simbolo contro il nucleare e chiedere loro di esporla permanente davanti alle loro case, fabbriche, negozi compreso tutti gli edifici pubblici;

 5) chiedere al Comune di Viadana la realizzazione di un cartellone che evidenzi il NO AL NUCLEARE e il SI ALLE ENERGIE ALTERNATIVE e AL RISPRMIO ENERGETICO da posizionare all’ingresso della città (S.S. per Boretto) al posto di quello rotto e proporre tale iniziativa a tutti i Sindaci della zona affinché sia ben chiaro il messaggio che vogliamo lanciare per chiunque transiti sui nostri territori comunali: a tale scopo chiedere alle rispettive Provincie un contributo straordinario per realizzare tali opere;

6) tenere costantemente aggiornato il sito internet del Coordinamento Antinucleare, di divulgarne l’esistenza e dare la possibilità a tutti di inviare documenti e commenti da pubblicare oltre ad aggiornare i link di collegamento con altri siti simili su cui dovranno essere pubblicati i PATTI sottoscritti evidenziando chi non lo sottoscrive

7) favorire la costituzione di altri coordinamenti locali lungo l’asta del Po e nei comuni interessati e solidali e cercare di riunire tutti i coordinamenti in un Coordinamento Antinucleare Nazionale che faccia da cassa di risonanza di tutte le iniziative locali e metta in pratica iniziative di valenza superiore per poter richiamare l’attenzione anche della stampa e dei mass-media;

8) favorire ogni raccolta di firme che abbia come obiettivo il NO al NUCLEARE in ITALIA e il SI ALL’USO DI ENERGIE ALTERNATIVE;

9) predisporre un appello-manifesto da far sottoscrivere a scienziati, ricercatori, cantanti, attori, gente dello spettacolo, registi, scrittori, industriali e personalità di rilievo nazionale ed internazionale da promuovere sulla stampa locale e nazionale e nei canali televisivi di informazione e approfondimento;

10) ottenere l’appoggio e la mobilitazione di tutte le categorie rappresentative del mondo del lavoro e degli studenti;

11) aprire una raccolta fondi popolare e tra le pubbliche amministrazioni (comuni, provincie, enti territoriali) per sostenere tutte le iniziative collegiali e unitarie da rendicontare pubblicamente anche sul sito internet;

12) creare una rete di Studi Legali solidali che possano garantire assistenza legale al Coordinamento, alle singole Associazioni ed ai singoli cittadini in difesa delle loro pacifiche azioni di contrasto al progetto nucleare;

12) studiare, attraverso la rete degli Studi Legali, ogni possibile iniziativa legale per contrastare le procedure di insediamento di una nuova centrale nucleare e/o di un sito di stoccaggio scorie e/o del transito di automezzi speciali, tipo: denuclearizzazione di tutti i territori, divieti di transito sulle strade per i mezzi speciali, tutela ambientale delle aree interessate, ecc.