VIADANESI PER VOCAZIONE

Cittadini attivi per una città europea - Viadanesi per vocazione

lunedì 18 luglio 2011

TUTTI INSIEME PER RILANCIARE VIADANA


La scarsa affluenza alla tradizionale fiera estiva di Viadana, così come la modesta partecipazione ad altre iniziative simili rispetto al boom di presenze nelle città vicine, certificano l’isolamento della nostra città che dovrebbe suonare come un campanello d’allarme per tutta la nostra comunità visto che, oltre al diritto di aggregazione e divertimento, in ballo c’è la tenuta economica locale di tanti commercianti e imprenditori viadanesi.
Se ripensiamo alle bellissime fiere del passato piene di bancarelle, di attrazioni, di musica, di ospiti televisivi famosi con bande, majorette, balli in piazza, vetrine addobbate in gara tra loro e la comunità che partecipava con i prodotti locali, le sfide rionali e gli artisti in mostra, è difficile ritrovare qualcosa di ciò nelle iniziative degli ultimi anni.
I tempi sono cambiati per tutti ma sembra che solo Viadana abbia subito senza reagire, visto che nei comuni limitrofi sono riusciti a mantenere alta ed anche migliorare l’offerta aggregativa e fieristica, sia nel confermare gli appuntamenti tradizionali che nel proporre nuove occasioni per attirare tanta gente nelle vie e piazze cittadine.
Casalmaggiore e Guastalla registrano sempre il tutto esaurito, l’altra sera a Boretto (RE) un bellissimo concerto rock ha richiamato oltre 3000 persone facendo felici organizzatori, bar e pizzerie locali: ovunque paesi simili al nostro, anche sperduti su colline e montagne, riescono con le loro fiere tradizionali a diventare “mete turistiche” decuplicando la presenza di persone diversamente che a Viadana, salvo qualche eccezione ma non paragonabile agli afflussi di altri paesi in festa.
Sbagliato sarebbe ripercorrere, per l’ennesima volta, la strada di voler ricercare un colpevole, magari nella Pro Loco, perché le responsabilità sono collettive di una comunità disgregata che rincorre ogni occasione per rimarcare divisioni su tutto ma incapace di mobilitarsi per ciò che di più importante la dovrebbe unire.  
Dietro ogni fiera o manifestazione di successo c’è sempre un gioco di squadra, un insieme di interessi e di obiettivi che collaborano per uno scopo comune ovvero la valorizzazione della propria città e della sua economia, senza improvvisazione ma puntando tutto su efficienza, organizzazione, programmazione, concentrazione e razionalizzazione delle risorse e sulla valorizzazione del territorio, dei suoi prodotti tipici e delle sue tradizioni.
Se la comunità viadanese, guidata e stimolata dalla Pubblica Amministrazione non riuscirà a ritrovare le ragioni per collaborare ad ogni livello per il suo rilancio, la profonda crisi attuale, che non risparmia nessuno, sarà accelerata e aggravata a svantaggio di tutti.
Il prossimo mese di settembre, anziché essere solo teatro di un accavallamento di iniziative improntate con lo stesso spirito di quelle appena passate, dovrebbe divenire soprattutto l'occasione per l’apertura di un tavolo di confronto generale (aperto a categorie economiche, associazioni, movimenti, forze politiche e singoli cittadini sensibili) gettando le basi per una nuova struttura organizzativa che, insieme alla Pro Loco, rilanci dal 2012 l’immagine di Viadana attraverso eventi nuovi e tradizionali e punti al meglio delle nostre tradizioni, dei nostri luoghi e dei nostri prodotti tipici, provando a ridiventare polo attrattivo per tutte le comunità limitrofe.

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